IAN ROCCA NEL SEGNO DEL FREERIDE
Ian è nato nel 1997 ed ha iniziato a sciare quando aveva poco più di due anni, dandosi subito all’agonismo e ottenendo anche qualche bel risultato in gare a livello Italiano. Dopo la parentesi agonistica Ian ha scoperto la sua vera passione: il freestyle e il freeride e per il 2017 ha scelto SCOTT come partner Tecnico. Il Mottolino Bike Park di Livigno è il suo palcoscenico preferito! Siete pronti a scoprire il suo mondo?
1) La stagione invernale 2017 non sarà ricordata di certo per le abbondanti nevicate. Dove hai trovato gli stimoli giusti?
Per fortuna le temperature sono state abbastanza basse da poter produrre neve artificiale necessaria per avere condizioni al top presso lo snowpark del mottolino . La motivazione viene da tante cose, come dalla mia competitività, la passione, la voglia di migliorare e tanti altri fattori che si presentano tutti I giorni. Ogni scusa è valida per fare qualche giro in park e una volta messi gli sci ai piedi è difficile fermarsi.
2) Che cosa è la neve per Ian Rocca ?
Dire che è la mia più grande passione è poco. La neve per me è tutto, è il mio presente e spero anche il mio futuro. Non ci sono altri modi per rispondere a questa domanda !
3) Ci parli dei tuoi progetti ?
Sicuramente continuerò a gareggiare. Nelle ultime gare ho raccolto buoni risultati e aspetto con trepidazione la prossima gara. Altra attività importante sarà la realizzazione di qualche video edit.
Vorrei riuscire ad entrare in nazionale e fare gare di livello sempre più alto, vedremo, l’importante è sciare.
4) Come vedi il movimento Freeski in Italia ?
Sicuramente lo sci sta attraversando un periodo difficile, e con esso il freestyle. In italia ci sono atleti italiani molto forti che stanno spingendo il freestyle aiutando anche i giovani. I piccoli sono il futuro di questo sport, quindi finchè loro gaseranno così, il freestyle continuerà a crescere.
5) Sogno nel cassetto ?
Il mio sogno più grande è andare alle olimpiadi, ma prima di quello ci sono molte altre tappe intermedie da raggiungere.
Photo Credits : Samuel Confortola