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La Three Peaks Cyclo-Cross è un evento annuale di ciclocross sui tre picchi di Ingleborough, Whernside e Pen-y-ghent in Yorkshire, in Inghilterra. 

Nel settembre del 1959 un giovane ragazzo coraggioso della vicina cittadina di Skipton accettò la sfida di riuscire a completare sulla sua bici il già leggendario percorso “The Three Peaks” di escursionismo/corsa. Quel quattordicenne di nome Kevin Watson completò il singolo giro del circuito, che allora era di 40 km, in 6 ore e 45 minuti, trasformando Kevin in una star locale che fece parlare di sé sui giornali locali con il suo fiero risultato. Ispirati dalla star locale Kev, una settimana dopo tre atleti della città di Leeds si cimentarono nella stessa impresa per completare il percorso in 6 ore e 30 minuti. Quando le voci si sparsero nello Yorkshire, gente da ogni parte iniziava a fare piani per arrivare nell’area e intraprendere la Three Peaks. Il 4 ottobre 1959, dieci atleti del Bradford Racing Cycling Club fecero ciò che si poteva considerare una gara: solo sei di loro la finirono. 



Saltiamo al primo di ottobre del 1961, quando si teneva la prima versione ufficiale della gara di ciclocross (CX) Three Peaks. Sebbene il quattordicenne Kevin Watson sia stato il primo ad affrontare le tre vette su una bici, John Rawnsley ha il titolo ufficiale di primo vincitore della gara di CX “The Three Peaks”. Non solo John è stato il primo vincitore ufficiale, ma è stato anche l’organizzatore di quella prima gara. Ha poi continuato a gareggiare e terminarne altre 46. 


La gara di CX con partenza in massa è un tipo unico di competizione ciclistica. Si potrebbe discutere che non è una gara ciclistica. Non è altro che uno sgobbare sulle tre piccole ma maestose montagne, sia a piedi che in sella, e si autodefinisce come “la gara di ciclocross più dura al mondo”. 


Il tracciato originale era lungo 40 km, ma è stato incrementato a 47 nel 1980. Gli anni ’80 hanno visto i maggiori cambiamenti durante tutta la storia dell’evento. Il percorso è stato esteso svariate volte. Altri cambiamenti nel 1982 e 1983 lo allungarono ancora di più, prima a 50 e poi 57 km. L’alterazione più recente, nel 1994, estese il percorso a 61 km. Gli atleti e le bici iniziarono a cambiare alla ricerca della migliore soluzione per la gara. Qui è dove la strategia delle bici multiple ha iniziato ad apparire. Le bici venivano cambiate per ciascuna parte principale, così gli atleti utilizzavano una bici “da strada” più tradizionale per i segmenti lisci in asfalto e nei primi tempi erano permesse anche le mountain bike. Tutto ciò finì nel 2011 quando gli organizzatori della gara proibirono tutti i manubri piatti. I manubri drop sono ora obbligatori. Non che conti davvero che manubrio sia montato sulla bici quando 8 o 10 km sono considerati “non ciclabili”.


La Three Peaks ha un posto speciale nel cuore di molti. Ci sono nomi che saranno sempre associati alla “Peaks”. Insieme a personaggi del calibro del giovane Kevin Watson e del leggendario John Rawnsley, Brenda Atkinson fu la prima donna a vincere la gara una volta che alle donne fu “permesso” di partecipare nel 1979.

Più recentemente ci sono stati tre nomi principali che vengono in mente quando si discute il potenziale vincitore della gara leggendaria. Il più volte vincitore Rob Jebb (HOPE Tech Racing), il compagno di squadra Paul Oldham che ha ottenuto nel 2015 la sua prima vittoria dopo 13 tentativi ed infine Nick Craig (SCOTT Racing). 



“Quando ho corso per la prima volta la Three Peaks avevo 16 anni, era una tale impresa percorrerla, figuriamoci competerci. Ero convinto comunque che avrei vinto la gara un giorno, ma non posso nemmeno ricordarmi quanti secondi posti ho ottenuto.  Questo è ciò che mi fa ritornare. Con una pausa di 11 anni (impegni con il campionato mondiale MTB) e due fratture del piede e una ferita alla bocca, sono partito e ho terminato 17 volte. La mia prima vittoria nel 1991 all’età di 21 anni è stata bella, ma vincere 18 anni più tardi, a 40, dopo essere arrivato secondo al seguito di Rob Jebb svariate volte e battendolo con un vantaggio di 15 secondi è stato ancora meglio.

Non mi dimenticherò mai il 1989 a 19 anni quando, passando mio papà nella mia discesa di Pen-y-ghent con la pioggia a catinelle, mi son tolto la giacca impermeabile e l’ho data a lui che si dirigeva nella nuvola. Le medesime condizioni le aveva incontrate nella terza edizione della gara che vinse, nel 1963. Immagino che questo fosse passarsi la staffetta e che era il mio dovere provare a fare del mio meglio un giorno per vincere questa gara epica.

Mio papà era alla gara per guardarmi raggiungere questo obiettivo nel 1991, questo è ciò che rende quella gara così speciale.

Quando mio papà scomparve quattro anni più tardi all’età di 57 anni, il tre volte vincitore Fred Salmon donò un trofeo al miglior arrivato junior; ogni anno ho sempre partecipato alla presentazione chiedendomi se un giorno potrò vedere uno dei miei ragazzi godere di questa gara, come io e molti altri ne hanno goduto.”

-Nick Craig



Foto: Brian Vernor, Sam Flanagan